“Basta respingimenti in Paesi non sicuri, in Libia violenza disumana e veri propri lager”: è stato questo l’appello di Papa Francesco durante l’ultimo Angelus della domenica. Il pontefice ha espresso vicinanza ai migranti, in particolare quelli bisognosi di protezione nei centri di detenzione libici. “Ancora una volta – ha continuato il Papa – chiedo alla comunità internazionale di mantenere le promesse di cercare soluzioni per la gestione dei flussi migratori in tutto il Mediterraneo”. L’accordo con la Libia, stipulato nel 2017, prevede una collaborazione tra il governo italiano e la guardia costiera di Tripoli: i migranti vengono recuperati nel Mediterraneo, riportati indietro e condotti nei centri di detenzione, dove vengono spesso torturati. La Libia è stata accusata dall’Onu di violare i diritti umani.
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