Putin estende la legge marziale
alle regioni ucraine conquistate

di Cesare Zampa

Il presidente russo ha firmato un decreto per limitare
gli spostamenti in otto regioni meridionali al confine

Putin ha esteso la legge marziale alle quattro repubbliche ucraine annesse da Mosca. Lo ha annunciato lo stesso presidente al Consiglio di sicurezza russo, riunito per discutere alcune nuove misure. Putin ha firmato ieri il decreto per introdurre i provvedimenti nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Inoltre, come previsto dal documento, la legge marziale potrà essere proclamata, «se necessario», in qualsiasi area della Russia, Mosca compresa.

Con l’applicazione della legge marziale, in realtà, non ci saranno cambiamenti significativi nelle aree occupate dell’Ucraina. Qui, infatti, l’esercito russo aveva già iniziato a reclutare civili da impiegare nei combattimenti. Tra le disposizioni non mancano le limitazioni agli spostamenti degli abitanti, il coprifuoco e il controllo della popolazione (attraverso posti di blocco). Inoltre è previsto il trasferimento forzato degli abitanti e dei beni materiali dalle regioni annesse in altri territori.

Intanto, il titolare del Cremlino ha imposto – sempre per decreto – alcune limitazioni agli spostamenti dentro e fuori otto regioni confinanti con l’Ucraina. Si tratta di misure adottate nei territori russi meridionali di Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk e Rostov. Oltre a questi, rientrano anche i territori di Crimea e Sebastopoli, annessi da Mosca nel 2014.

 

Fonte foto: RSI News

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