Continuano i negoziati
Biden: “staremo a vedere”

di Francesco Maria Ventrella
Foto di: SicurezzaInternazionale.luiss.it

I negoziati a Istanbul fra le delegazioni di Russia e Ucraina proseguono e non si fermano neanche i colloqui diplomatici nella comunità internazionale per cercare di fermare la guerra. Oggi il presidente francese Emmanuel Macron ha sentito il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto riferisce il Cremlino Putin ha detto che i “nazionalisti” ucraini devono deporre le armi a Mariupol.

Nel corso della telefonata, Putin e Macron hanno parlato dei colloqui tra le delegazioni russa e ucraina in Turchia, dei corridoi umanitari in Ucraina e dei pagamenti del gas russo in rubli. L’Eliseo ha fatto sapere che un’operazione umanitaria a Mariupol in questa fase non è possibile, ma il presidente russo ha assicurato che “rifletterà”  e “darà poi una risposta” sulla proposta di un’evacuazione di cui il presidente francese si è fatto portavoce e che è stata presentata da Francia, Turchia e Grecia.

C’è stata anche una conversazione telefonica anche fra il presidente del consiglio Mario Draghi, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier britannico Boris Johnson e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Proprio Biden poi, in un incontro bilaterale alla Casa Bianca con il premier di Singapore Lee Hsien Loong ha avvertito: “La guerra provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina è una minaccia urgente sia per l’Europa che per l’Indo-Pacifico, e un attacco ai principi fondamentali di un ordine internazionale basato sulle regole”. Per Biden i leader occidentali sono in attesa di vedere i fatti che seguiranno alle parole dopo gli impegni presi oggi a Istanbul da Mosca. “Vedremo se danno seguito a quello che hanno detto”, ha dichiarato il Presidente americano.

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