Lampi di pace tra Kiev e Mosca
perplessi Usa e Gran Bretagna

di Silvio Detoma
Dopo 34 giorni di guerra iniziano a vedersi i primi progressi per un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina. Kiev sarebbe pronta ad accettare lo status di Paese neutrale a meno che ci siano “stati garanti”, come Polonia, Israele, Turchia o Canada. Biden resta però scettico: “Vediamo se la Russia darà seguito a quanto detto”.

(Fonte: Il riformista)

Nonostante le perplessità di Usa e Regno Unito i mercati hanno comunque reagito in maniera positiva. I negoziatori russi hanno detto che questo impegno non equivale a un cessate il fuoco e che “la strada è ancora lunga”. I leader di Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia hanno affermato che continueranno ad alzare i costi sulla Russia e a continuare a fornire all’Ucraina l’assistenza e la sicurezza necessaria per difendersi da questa aggressione ingiustificata. Il presidente ucraino sulle sanzioni contro Mosca è fermo sulle sue posizioni. “Solo dopo che la guerra sarà finita”, ha ribadito Zelensky.

Per far ripartire l’Ucraina, alla fine del conflitto, il costo sarà pari almeno al 10% del Pil secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale. Dal Regno Unito, con le parole del ministro della Difesa Ben Wallace, fanno sapere che è prevista per giovedì una conferenza internazionale per aiutare l’Ucraina con la fornitura di armi.

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