I figli di Harry non “protetti”?
La decisione spetta a Carlo III

di Luca Scattarella

Il titolo di “altezze reali” potrebbe essere negato dal neo Re agli eredi dei duchi di Sussex (Archie e Lilibet)

A pochi giorni dalla scomparsa della Regina Elisabetta, le frizioni (mai sopite) tra la ‘Royal family” e i coniugi Windsor sono tornati a far scalpore. L’oggetto della contesa questa volta riguarda la possibilità che i figli di Meghan ed Harry (Archie Harrison e Lilibet Diana) possano non ricevere il tanto ambito trattamento da “Altezze Reali”. La decisione infatti spetterà esclusivamente a Re Carlo III che, al termine del periodo di lutto dichiarato nel Regno Unito per la morte della Regina, dovrà esprimersi sulla vicenda.

Ma perché il titolo di ‘”Altezza Reale” è così ambito? Per Meghan, è importante perché avrebbe garantito ai figli Archie e Lilibet la protezione della polizia in quanto, per limitare la spesa dei contribuenti, questa non spetta più ai membri della famiglia reale lontani dalla linea di successione. I due ragazzi infatti non potranno mai diventare “working royals” visto che i genitori, Harry e Meghan, hanno abbandonato il loro posto nella famiglia reale.

Tecnicamente però, in base a un editto del 1917 di re Giorgio V (nonno di Elisabetta II), che assegna i titoli a figli e nipoti del monarca (adesso Re Carlo III), i due ragazzi che sono già principe e principessa, potrebbero ancora ottenere il titolo di “altezze reali”.

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