Ecco “Siamo uomini o digitali?”
Una domanda molte risposte

di Cesare Zampa

Chiacchierata con il sociologo de Kerckhove e il giornalista Ciccarese
al festival “Lector in fabula” di Conversano

Gli effetti delle nuove tecnologie durante la pandemia analizzati e raccontati nell’ambito di diverse conversazioni su Skype. Una meta riflessione tra il sociologo belga Derrick de Kerckhove e il giornalista barese Dionisio Ciccarese che è stata racchiusa nel libro “Siamo uomini o digitali?”, edito da Castelvecchi. Un’incalzante conversazione, più che un’intervista, lunga 114 pagine e presentata a Conversano, nell’ambito del festival di approfondimento politico e culturale “Lector in fabula”.

L’incontro è stato moderato dal giornalista Lino Patruno, direttore delle testate del Master in Giornalismo di Bari. Questa è stata l’occasione per riflettere sul modo in cui una società iperconnessa, iperglobalizzata e ipercomunicante – come quella attuale – ha risposto all’emergenza e all’isolamento causati dall’emergenza Covid. Un momento storico in cui il computer, lo schermo e internet hanno rappresentato l’unica soluzione per “incontrarsi” con amici, conoscenti e colleghi, considerato l’isolamento imposto a suon di decreti legge. Un vantaggio pagato con il ribaltamento dell’ordine gerarchico tra tecnologia e uomo, in cui quest’ultimo da controllore dei mezzi elettronici corre il rischio di diventare il controllato.

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