Alla fine delle quattro ore di consiglio federale della Lega la fiducia a Matteo Salvini è ancora piena. “Avrà un ruolo fondamentale – confermano dal Carroccio – ripartendo dall’ascolto del territorio e dalla valorizzazione dei tanti amministratori a partire dai governatori”. Presenti i presidenti di regione leghisti dal veneto Zaia al friulano Fedriga fino al lombardo Fontana, tutti concordi sul nome di Salvini.

Malumori invece sono emersi dal discorso di Roberto Maroni, ex segretario della regione Lombardia. “Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma, per adesso, non faccio nomi – ha detto Maroni – perché la vittoria del centrodestra è netta, non ci saranno incertezze in Parlamento”. Nella nota del Consiglio federale del partito si legge la soddisfazione per la Lega, che sarà parte fondamentale del governo di centrodestra.

Intanto è arrivata la proposta di nominare senatore a vita Umberto Bossi, non rieletto tra le file del Parlamento. “Un giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del Paese”, ha detto il segretario Salvini.