Truffa braccianti

Braccianti fantasma a Lecce:
truffa da un milione di euro

di Serena Nuzzaco

Agli arresti domiciliari il rappresentante legale che faceva da prestanome, l’imprenditore e il socio fondatore di una società cooperativa agricola con sede a Copertino

 

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Fonte: AffariItaliani

Una truffa da almeno un milione di euro ai danni dell’Inps ha portato a tre arresti e 159 condanne a pene pecuniarie. Gli indagati, secondo l’accusa, hanno dichiarato di aver assunto braccianti con lo scopo di ottenere, dall’istituto di previdenza, sovvenzioni a sostegno del reddito.

Con questa accusa sono agli arresti domiciliari il rappresentante legale (nonché prestanome), l’imprenditore e il socio fondatore di una società cooperativa agricola con sede a Copertino, in provincia di Lecce. All’Inps, secondo la ricostruzione degli investigatori, sono stati presentati rapporti di lavoro falsi, con l’obiettivo di beneficiare delle indennità di disoccupazione agricola, malattia, maternità e indennità Covid-19. Altre cinque persone sono indagate a piede libero. Tutti dovranno rispondere di concorso in truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

I finti rapporti di lavoro sarebbero stati finalizzati anche a regolarizzare 22 cittadini extracomunitari, sprovvisti di un regolare permesso di soggiorno. Le indagini hanno portato, infine, all’emissione di 159 decreti penali di condanna nei confronti dei braccianti agricoli ritenuti falsi, che dal 2017 al 2020 avrebbero ricevuto profitti ingiusti.

 

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