Morto in carcere a Foggia:
“Nessun segno di violenza”

di Emanuele Saponieri

È quanto emerso dall’autopsia sul cadavere di Osama Paolo Harfachi

Non ci sono né traumi né evidenti segni di violenza sul cadavere di Osama Paolo Harfachi, 30enne foggiano di origini marocchine, trovato morto in cella la mattina dello scorso 18 ottobre. L’uomo era stato arrestato cinque giorni prima con l’accusa di aver compiuto una rapina in una tabaccheria nel capoluogo dauno. È l’esito dell’autopsia eseguita nel pomeriggio di mercoledì.
Questi primi risultati escluderebbero, quindi, la pista del pestaggio. I genitori del 30enne non credono alla morte per cause naturali e per questo avevano deciso di sporgere denuncia. Sono state tredici, intanto, le persone che, per questa vicenda, hanno ricevuto informazioni di garanzia.

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