Manovra: Calenda vedrà Meloni
“Azione” preferisce il confronto

di Cesare Zampa

Il Terzo polo mira al dialogo con il Governo
e chiede al Pd di procedere lungo la stessa strada

Il Terzo polo ha bocciato ieri la prima manovra finanziaria del governo Meloni, ma il leader di Azione, Carlo Calenda, non ha chiuso la porta al presidente del Consiglio. Anzi, le ha chiesto un incontro dopo aver presentato in Senato una controriforma con otto proposte su fisco, welfare e sviluppo. Se, in un primo momento, la richiesta è suonata come una provocazione politica, la risposta arrivata a stretto giro da Palazzo Chigi ha spiazzato tutti: Calenda e Meloni si vedranno, forse già la prossima settimana. Così, mentre l’opposizione si prepara a protestare contro le misure economiche della legge di bilancio – il Pd sta preparando una manifestazione nazionale per il 17 dicembre – Calenda e Italia Viva hanno deciso di proseguire con il confronto parlamentare.
«Delle manifestazioni sulla finanziaria non me ne può fregar di meno – ha detto Calenda -. È una manovra talmente demenziale che è smontabile su ogni cosa con delle proposte. Dico al Pd sediamoci e discutiamo. Poi se vogliono andare in piazza il 17, andassero in piazza».

Il Terzo polo sta premendo per l’approvazione del reddito d’inclusione potenziato, al posto del reddito di cittadinanza. Tra le proposte del tandem Azione-Italia Viva ci sono anche la riforma del fisco e il “family act” (misure di sostegno per le famiglie con figli a carico).
Da parte di Calenda, poi, non sono mancate le stoccate al documento presentato dell’esecutivo, che punta a una graduale cancellazione del reddito di cittadinanza. «Avevano detto ‘aboliamo il Rdc’ e poi non sanno come farlo – ha detto – Allora io chiedo a Meloni, se è così, che hai fatto all’opposizione?». Ma gli interrogativi del leader di Azione per il governo non sono finiti qui. E il successivo riguarda una parte delle coperture. «Dei 35 miliardi della manovra, 15 dove li trovano? – si è chiesto – La pressione fiscale aumenterà. L’unico governo in cui non è avvenuto è stato il governo Renzi».

 

Fonte foto: Dagospia

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