La mafia è tutto un gioco
e Instagram la sua vetrina

di Giancarla Manzari

 

di Rosanna Luise e Giancarla Manzari

Themafioso, sincitymetaverse, mafiaverse, mafiagamesvideos.

 

I social network hanno portato ad un vero e proprio boom di giochi online che offrono spazi digitali, sia gratuiti che a pagamento, che ricostruiscono la storia e le azioni dei maggiori boss mafiosi, primo fra tutti il clan di “Cosa nostra”. Gli effetti negativi dell’emulazione infatti, si possono riversare sulla realtà e nei rapporti interpersonali dei giocatori, soprattutto se minorenni. Da Mafia City ( con più di 100mln di download, secondo quanto riferito da Google Play )  a The Godfather Game (il Padrino, con 1 Mln di download secondo il monitoraggio di Google Play ), questi sono i giochi più ambiti, che come gli ambienti cinematografici, emulano le realtà mafiose. 

Ad esempio “The Godfathe Game” ripercorre le tappe del film di Francis Ford Coppola: “Don Vito Corleone ti ha convocato per entrare nel famigerato mondo sotterraneo criminale del 1945 e diventare il suo devoto picciotto – si legge nell’introduzione dell’applicazione – Come secondo al comando del Padrino, sarai tu a compiere le “sporche azioni” dei Corleonesi e combattere per l’onore e il rispetto della più potente Famiglia di New York City”. Giochi e applicazioni che si trasformano ben presto in un invito a diventare mafioso, o perlomeno, ad avvicinarsi a quel mondo. Incitazioni, parole d’impatto e inviti a commettere crimini sono un mantra su queste piattaforme. Frasi forti e che istigano alla criminalità che fanno preoccupare perché potrebbero plasmare il modo di pensare e di vivere nei giovani non ancora completamente formati. Eccone alcune:

Come diceva mia madre “Le vie del Signore, sono misteriose.” (Thomas Angelo)

Spaccategli tutte le ossa, e lasciateli in terra in una pozza di sangue. Quei bastardi dovranno andare in giro sulla sedia a rotelle. E i bambini ridono di fronte ai loro musi ammaccati! (Don Salieri)

“In Sicilia la chiamano Lupara. Quando trovano qualcuno ucciso da una di queste, tutti recepiscono il messaggio. […] Ha una portata limitata, ma un’ampia dispersione, è difficile che manchi il bersaglio”. (Vincenzo)

[Missione 21 – La Morte dell’Arte]

[Dopo che Tommy apre la porta dell’appartamento di Paulie]

Oh, Cristo! Paulie! Paulie! I soldi, dove sono i soldi! Merda, non c’è più niente… ah, mi sembra un incubo! (Tommy Angelo)

“Sapete, il mondo non è governato da leggi scritte, ma dalle persone. Alcune seguono le leggi e altre no. Dipende da ciascun individuo come sarà il mondo, da come lo crea. E ci vuole anche un bel po’ di fortuna, per evitare che qualcuno ti renda la vita un inferno. Non è facile come ti insegnano alle elementari. Ma è giusto avere dei solidi valori e rispettarli. Nel matrimonio, nel crimine, in guerra, insomma sempre e dovunque. Io ho fallito. Come Paulie e Sam. Aspiravamo a una vita migliore, ma in fondo eravamo peggiori della maggior parte della gente. Sapete, credo che sia importante mantenere l’equilibrio. Già, l’equilibrio, è la parola giusta. Perché chi vuole troppo rischia di perdere assolutamente tutto. Certo, chi vuole troppo poco dalla vita, rischia di non ottenere assolutamente nulla”. (Thomas Angelo)

Accanto a “The Godfathe Game”, è emblematico il caso di un’altra applicazione di successo: “Mafia City”. Con oltre 632 mila recensioni e più di 50 milioni di download, si attesta come il gioco più scaricato di sempre nel mondo degli android. La sua particolarità è che ti fa entrare in una comunità composta da milioni di giocatori connessi da tutto il mondo. Ci sono: clan, saccheggi, occupazioni e lotte tra gang, intrighi e competizioni per ottenere il titolo di Capo dei Capi. Il più ambito da tutta la “community”. A giocare sono soprattutto i giovani, anche se l’applicazione invita ad un’utenza di +17, a scaricare Mafia City, sono soprattutto i minorenni. Secondo una ricerca condotta da Esquire.com,  le utenze sono così divise:

  • Le giovani donne non giocano ai videogiochi
  • I ragazzi che giocano sono principalmente ragazzini di età compresa tra i 10-20 anni

Questi dati, secondo l’analisi condotta dal magazine americano Exquire, confermano il pericolo per milioni di ragazzini, una volta scoperto il mondo mafioso, di abbracciare quella realtà e calarsi così nei panni di un boss della malavita. Il rischio è che queste piattaforme, ampliate poi dal loro sbarco sui social, diventati oggi delle vetrine di pubblicità con offerte, nuove proposte sui giochi mafiosi, possano diventare uno strumento subdolo di propaganda mafiosa e di istigazione alle pratiche delinquenziali. La scelta dei social, primo fra tutti Instagram, non è causale, ma è studiata dalle piattaforme di “gaming” per arrivare ai più giovani, usuali fruitori dei social. Ecco come Instagram, Twitter e Facebook estendono l’universo del gioco mafioso ai giovani, invogliandoli a cliccare, scaricare e giocare. In più, offrono veri e propri spazi di pubblicità appositamente creati per indurre gli utenti a spendere, ad usare monete virtuali per avanzare nel gioco. Sui social non si gioca, ma si viene introdotti e indirizzati al gioco.

Sitografia

La camorra “social”: da Facebook a Instagram e Tik Tok, così i clan consolidano il potere

Per le mafie i social sono una vetrina eccellente

La mafia si trasforma in influencer dei social media

Mafia, la vita su Facebook del giovane padrino
Tra selfie, limousine, lusso e insulti alla polizia

Seulmafia

Fskmafia

I migliori giochi mafiosi per PC e console da giocare assolutamente

Da Mafia City al Padrino. Boom di giochi online che emulano Cosa nostra. Morra: titoli inquietanti, giovani a rischio. L’Antimafia non esclude un intervento

“The Mafioso”

“MafiaCity”

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I pareri degli esperti

Nicola Morra

Il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra: “è chiaro- ha spiegato a La Notizia- che un videogioco di per sé non fa male a nessuno, ma se l’utenza è costituita da minori ed il gioco prevede che chi vince diventa un boss, ho seri dubbi che possa rientrare nella categoria dell’intrattenimento educativo”. “L’effetto emulativo proposto da software di realtà virtuale e programmi televisti, va considerato al fine di comprendere la capacità di fascinazione di determinati fenomeni. In Commissione registriamo casualmente, e non in base ad uno studio preciso, il classico insegnamento come un albero che cade fa più rumore di un bosco che cresce. Giacché sono tutte manifestazioni di una cultura nichilista che confonde il potere con il fine e non ritendendolo strumento e cercando il potere come fa la cultura mafiosa, facendolo apparire seducente, facendo diventare lecito qualunque fine. Non ci si sorprende se a livello di gang giovanili si registrino capacità organizzative che non hanno alcunché da invidiare a consorteria adulte, soprattutto in zone degradate ma non solo perché il degrado, che è quello morale, investe tutte le classi sociali e tutti i settori dei paesi italiani. A proposito, c’è da ricordare il grande Gesualdo Bufalino, scrittore, poeta e aforista italiano, che diceva che la mafia sarà sconfitta da un esercito di insegnanti delle elementari anche se lo Stato non sta investendo nell’istruzione. Sembra come se non si vogliono sconfiggere questi fenomeni”. 

 

 “I 10 giochi di mafia consigliati” secondo multiplayer.it

(https://multiplayer.it/articoli/176524-mafia-ii-gente-di-rispetto-la-mafia-nei-videogiochi.html)

  • Il Padrino
  • Yakuza
  • Sleeping Dogs
  • Scarface: The World is Yours
  • L.A. Noire
  • Max Payne 2 The Fall of Max Payne
  • The Gateaway
  • GTA Vice City
  • Saints Row the Third

Il Padrino

Ispirato all’omonimo film di Francis Ford Coppola, il prodotto non segue però fedelmente le vicende della pellicola, ma la rielabora in parte proponendo una serie di eventi che si svolgono in parallelo. Non preoccupatevi, però, Il Padrino rimane sempre nel genere dei giochi mafiosi. Il titolo segue la storia di Aldo che messosi dei guai viene salvato e poi reclutato da uno degli scagnozzi del Padrino. Starà al giocatore rendere la carriera criminale di Aldo lunga e di “successo“. L’obiettivo finale di quest’ultimo è far arrivare Aldo ai vertici della mafia di New York, controllando l’ambiente malavitoso della città e prevalendo su tutte le famiglie rivali che occupano i cinque territori nei quali è suddivisa la Grande Mela, in un gioco palesemente ispirato alla saga di GTA. Minacciare, estorcere, rubare auto, uccidere, gestire locali malfamati, il gioco d’azzardo, chiedere il pizzo, tutto il repertorio del perfetto criminale è incluso nell’avventura. Non fosse stato per una realizzazione tecnica non eccelsa, la non perfetta narrazione e alcuni piccoli difetti di progettazione, il titolo sarebbe stato quasi un capolavoro.

Il Padrino è stato pubblicato su PS2, PS3, PSP, Xbox, Xbox 360, Nintendo Wii e PC.

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Yakuza

Esistono vari tipi di organizzazioni criminali chiamate in quel modo, e una di queste, tra l’altro tra le più violente e dure, è la Yakuza giapponese. Ad essa e ad alcuni dei suoi membri (fittizi), SEGA ha dedicato una serie intitolata Ryu Ga Gotoku (letteralmente “Come un drago”) e trasposta in occidente semplicemente come Yakuza. Tra i vari episodi in cui si dipana la saga, noi siamo particolarmente affezionati ai primi su PlayStation 2, in particolare a Yakuza 2. Forse perché è stato quello che ha iniziato a espandere parecchi aspetti del gameplay accennati nel primo capitolo, e dato il la a quelli che poi abbiamo conosciuto ai giorni nostri. O più probabilmente perché ha visto crescere ulteriormente quello che, tra i protagonisti, è stato quello più carismatico in assoluto, Kazuma Kiryuu. In Yakuza 2 il videogiocatore indossa nuovamente proprio i suoi panni, in una storia ambientata un anno dopo le vicende narrate nel primo episodioLa bellezza del gioco risiede, oltre che nella storia, anche nella possibilità di interagire con tanti personaggi all’interno di fedeli riproduzioni e reinterpretazioni di aree famose di Tokyo e Osaka. Nonostante la forte componente d’azione e picchiaduro del prodotto, in queste zone si possono poi svolgere un’infinità di attività lecite e illecite: partecipare a violente risse, gestire locali malfamati e giocare a mini bowling. La saga può contare inoltre vari remaster e remake.

L’intera saga è disponibile su PS4, Xbox One e PC. Può essere giocato in retrocompatibilità su PS5 e Xbox Series X|S.

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Sleeping Dogs

Un’altra mafia estremamente violenta e pericolosa, anch’essa di origine asiatica, è la cosiddetta Triade cinese, protagonista del gioco Sleeping Dogs di United Front Games. Il titolo, che può contare su una storia ben raccontata, appassionante e dai toni adulti, è ambientato in una Hong Kong splendidamente ricreata dagli sviluppatori, e vede protagonista l’agente di polizia Wei ShenIl poliziotto è infiltrato in una delle terribili gang che fanno parte della Triade. Una perfetta rappresentazione del sottobosco criminale di Hong Kong, e ci regala uno dei giochi mafiosi più sottovalutati della generazione PS3/Xbox 360. Sconfiggere l’organizzazione criminale è tutt’altro che facile, e non solo perché i nemici non sono certo gli ultimi arrivati, ma anche perché la lealtà di Wei Shen è spesso messa a dura prova a causa delle continue tentazioni che gli si dipanano davanti, e che possono fargli perdere la bussola fino a farlo diventare un vero criminale, calandosi troppo nel personaggio. Intorno al “doppio ruolo” di Wei Shen ruota quindi lo sviluppo del gioco: tutto quello che il giocatore fa serve per farlo “crescere”, sbloccando al salire di livello, oltre a facilitazioni di vario tipo, dei tratti peculiari offensivi, difensivi e sociali. Un sistema complesso e profondo che raramente si è visto in un free roaming, e che permette di personalizzare Wen Shei come si vuole, e di certo in un mafioso atipico per come intende questa figura gran parte del pubblico.

Sleeping Dogs è stato pubblicato su PS3, Xbox 360 e PC; è arrivato in Definitive Edition su PS4 e Xbox One, ed è quindi giocabile in retrocompatibilità su PS5 e Xbox Series X|S.

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Scarface: The World is Yours

Tony è il protagonista di Scarface: The World is Yours, gioco di Radical Games rilasciato a suo tempo per Xbox, PlayStation 2 e PC. Il titolo non è un adattamento dell’omonimo film con Al Pacino diretto da Brian De Palma, ma una sorta di seguito immaginario. Contrariamente a quanto accade nella pellicola, infatti, Tony Montana riesce a sopravvivere alla terrificante sparatoria che avviene all’interno della sua villa, facendosi largo a colpi di mitra e fuggendo a bordo di un’auto. Qualche tempo dopo torna a Miami, senza possedere più nulla ma con l’intenzione di ricostruire il proprio impero e vendicarsi di chi lo voleva morto. Il gioco in tal senso è davvero enorme per estensione dell’area, per l’alto numero di cose che si possono acquistare e per le tante cose da fare. Miami è divisa in zone che vanno conquistate una ad una, prendendo possesso delle attività commerciali della zona e difendendola poi dai contrattacchi dei rivali. Nel gioco, insomma, c’è davvero tanta carne al fuoco, compreso un sistema di combattimento per l’epoca decisamente interessante e la famosa scena, anche se qui è messa all’inizio, della violenta sparatoria tra Tony e gli scagnozzi di una banda rivale. Tutto lo stile della pellicola originale può essere ritrovato in uno dei giochi mafiosi più interessanti della generazione PS2/Xbox.

Scarface: The World is Yours è stato pubblicato su Xbox, PlayStation 2 e PC.

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L.A. Noire

Se per una volta volete essere dalla parte dei buoni, non dovete perdere l’occasione di giocare a L.A. Noire. Parliamo di un gioco investigativo che ci chiede di analizzare le scene del crimine, raccogliere indizi, insegue sospettati e soprattutto interrogarli, comprendendo le loro emozioni e mettendo in dubbio le loro affermazioni sulla base delle loro espressioni facciali (il meme “Doubt” è fin troppo famoso, ormai). Anche se il protagonista non dovrà lottare contro una specifica famiglia mafiosa, nel corso del gioco avrà a che fare con vari criminali, tra i quali è incluso Mickey Cohen che deve il proprio nome a un vero criminale americano degli anni ’20.

L.A. Noire è disponibile su PC, PS3, Xbox 360, PS4 e Xbox One. È giocabile in retrocompatibilità su PS5 e Xbox Series X|S.

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Max Payne 2 The Fall of Max Payne

Il gioco inizia due anni dopo il primo capitolo e mette Max contro nuovi criminali, Vladimir Lem e Vinnie Cognitti. Il gioco è in grado di rappresentare in modo realistico e violento la mafia di New York, mettendo in scena avversari ben scritti e interessanti. Ovviamente se si parla di Max Payne si parla di sparatorie e di bullet time, che ritorna nel secondo capitolo in tutta la propria gloria. Si tratta di un’avventura noir ad alto ritmo estremamente divertente e coinvolgente anche dopo molti anni. Chiunque voglia realmente vivere l’intera saga, può recuperare anche il primo capitolo e infine mettersi alla prova con una versione più moderna del gioco in Max Payne 3. Questa trilogia propone una versione più cinematografica e lineare dei giochi mafiosi, solitamente opere open world/sandbox.

Max Payne 2 The Fall of Max Payne è stato rilasciato su PC, Xbox e PS2.

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The Gateaway

The Gateway ci porta in Europa, una volta tanto, e più precisamente a Londra. Questo gioco, realizzato da Sony Computer Entertainment Soho Studio, ci mette nei panni di due personaggi: Mark Hammond, un fuggitivo, e Frank Carter, un poliziotto. Hammond è un membro del clan Collins ma, dopo cinque anni di prigione, decide di abbandonare la vita da criminale per fare una vita migliore insieme al figlio e alla moglie. Purtroppo un clan rivale rapisce il ragazzo e uccide la donna. Mark si ritrova quindi invischiato negli affari della mafia ancora una volta. Alla fine, dopo diversi tentativi falliti di liberare il figlio, decide di collaborare con Carter. Il gioco propone una grande mappa esplorabile e durante le missioni è possibile usare vari tipi di macchine realmente esistenti (ce ne sono più di 60). All’epoca ebbe un ottimo successo e nel Regno Unito riusci a vendere anche più di GTA Vice City.

The Gateway è disponibile su PS2.

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GTA Vice City

Se parliamo di giochi mafiosi, come non citare almeno un capitolo della serie di Rockstar, Grand Theft Auto. La saga ha toccato uno dei propri punti più alti con GTA Vice City. Il capitolo ci porta in una versione fittizia di Miami e ci mette a contato con la criminalità organizzata. Tommy Vercetti, della gang mafiosa Forelli, viene mandato a Vice City per gestire uno scambio di droga che si rivela essere un’imboscata. Nel corso del gioco avremo modo di creare una rete criminale ed esplorare liberamente la città, come tipico per la serie. Non mancano molteplici missioni secondarie, tanti eventi opzionali. Avanzando creeremo il nostro impero criminale, acquistando proprietà all’interno della città. GTA Vice City è stato uno dei giochi più importanti della sesta generazione videoludica.

GTA Vice City è stato rilasciato su PS2, PC, Xbox, iOS e Android.

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Saints Row the Third

La maggior parte dei giochi mafiosi, che siano d’azione, investigativi, lineari o sandbox, sfruttano la mafia, la criminalità e la violenza in modo serio. Alle volte però ci vuole anche un po’ di leggerezza. Se la pensate così anche voi, allora vi consigliamo Saints Row the Third. La serie, pur avendo radici seriose che la avvicinavano a GTA, ha optato con il terzo capitolo per un approccio ben diverso, così da trovare la propria dimensione. Vestiremo infatti i panni di un signore del crimine che fa parte dei Saints che, nati come gang di strada, dominano ora i media e sono divenuti delle icone mondiali: non hanno però smesso di gestire i propri loschi affari. Nel corso del gioco dovremo scontrarci con diverse gang e lanciarci in missioni assurde. Il tono del gioco è parodistico ed esagerato, ma è proprio questo che lo rende unico.

Saints Row the Third è disponibile su PC, PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One, Nintendo Switch ed è giocabile in retrocompatibilità su PS5 e Xbox Series X|S.

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