Con un gol per tempo, i rossoneri hanno superato l’Atalanta, agganciando i “cugini” al secondo posto
Il Milan è rinato. Con il 2-0 all’Atalanta, i rossoneri certificano di aver superato la crisi di risultati e identità del mese di gennaio: quarta vittoria consecutiva senza subire gol. L’Inter, invece, continua un percorso altalenante. Dopo aver vinto nei big match, contro Napoli, Milan in Supercoppa e campionato e Porto in Champions League, i nerazzurri hanno pareggiato con Monza e Sampdoria e perso con Empoli e Bologna. Sul banco degli imputati è tornato l’allenatore, Simone Inzaghi, reo di non saper motivare i propri giocatori nelle partite meno stimolanti.
Il mister rossonero, Pioli, è riuscito a incartare l’avversario, Gasperini, con le armi che hanno reso grande l’Atalanta negli ultimi anni: il pressing e l’intensità. Durante il primo tempo, il Milan ha annullato gli avversari, trovando il vantaggio a metà frazione con il siluro di Theo Hernandez. Nella ripresa la musica non è cambiata. I rossoneri, dopo aver sprecato alcune occasioni, hanno raddoppiato a cinque minuti dalla fine con Messias. Inoperoso il rientrante Maignan, protetto da una linea difensiva impermeabile guidata dal sorprendente Thiaw. C’è stato spazio anche per il rientro di Ibrahimovic, ora il giocatore di movimento più anziano a giocare in Serie A.
Il Milan ha così agganciato l’Inter al secondo posto. Per i nerazzurri, reduci dalle fatiche in Champions League, è risultata ancora fatale la trasferta di Bologna. Dopo una prestazione sottotono, la squadra di Inzaghi è stata punita a 15 minuti dal termine dal gol di Orsolini. Una sconfitta che agevola ancor di più il percorso verso lo Scudetto del Napoli, ora con un vantaggio di 18 punti. Stasera anche la Roma, vincendo contro la Cremonese, potrà raggiungere le milanesi al secondo posto.