In Georgia ha vinto la protesta
ritirata legge su agenti stranieri

di Silvio Detoma

Alla fine ha vinto la piazza di Tblisi. Il Parlamento della Georgia ha revocato la legge sugli agenti stranieri, che nei giorni scorsi aveva scatenato gli animi delle migliaia di manifestanti di fronte al Parlamento della Capitale. La notizia l’ha diffusa Sputnik Georgia, la piattaforma mediatica di propaganda russa in Georgia.

Il partito Sogno Georgiano, alla maggioranza in Parlamento, ha spiegato la revoca di una proposta di legge che avevano in un primo tempo sostenuto. La polizia, intanto, stando ad un primo bilancio fatto dal ministero dell’Interno, ha fermato 133 persone mentre sono rimasti feriti decine di agenti e civili. La rappresentanza Ue nel Paese ha pubblicato una dichiarazione su Twitter incoraggiando i leader politici georgiani a riprendere le riforme in favore dell’Unione. La Georgia, infatti, dallo scorso marzo, ha presentato domanda per l’adesione all’Unione Europea, a patto però che vengano affrontate alcune priorità.

Il disegno di legge che ha acceso la piazza dalla sera di martedì è stato innescato dall’adozione in prima lettura di un disegno di legge che prevede l’obbligo per le organizzazioni non governative (Ong) e media che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come “agenti stranieri”, pena una sanzione pecuniaria.