Aumento dell’età pensionabile:
oggi giorno decisivo in Francia

di Cesare Zampa

Nel pomeriggio il voto sulla riforma voluta
da Macron. Da giorni lavoratori in protesta

Nel pomeriggio i deputati dell’Assemblea nazionale voteranno a favore o contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente francese Emmanuel Macron. L’intenzione del capo dell’Eliseo è tornare a un sistema a ripartizione, per cui le pensioni sono pagate con i contributi di chi lavora in quel momento, ma spostando l’età pensionistica da 62 a 64 anni. Per far sì che la legge passi è necessario raggiungere la maggioranza assoluta di 287: al momento i tre gruppi che sostengono il presidente (Renaissance, MoDem e Horizons) dispongono di 250 voti.
Da settimane in Francia milioni di persone stanno occupando le piazze per scioperare contro la riforma, dando vita a scontri con le forze dell’ordine e disservizi in tutta la città. Ieri c’è stata l’ottava giornata di mobilitazione generale: ben 1,7 milioni di manifestanti, secondo il sindacato Cgt (Confédération générale du travail), sono scesi in strada in tutta la Francia. Il 7 marzo scorso sono state organizzate manifestazioni in 250 città francesi e solo a Parigi ne hanno preso parte oltre 700 mila persone.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, tra le ragioni a favore della riforma sostenute da Macron ci sarebbe la necessità di «armonizzare gradualmente i sistemi pensionistici in Europa, riallineando l’età pensionabile vigente nei vari Paesi UE». In Paesi come la Germania e l’Italia, ad esempio, l’età della pensione è 67 anni. Il rialzo, in ogni caso, non sarebbe immediato, ma progressivo di tre mesi ogni anno fino al 2030.
Il presidente Macron aveva già tentato, senza successo, di far passare una riforma simile nel 2019, ma a causa della pandemia si era poi arrivati alla sospensione del progetto.

 

Fonte foto: TgCom24

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