Riforma pensioni in Francia:
proteste e scontri a Parigi

di Francesco Maria Ventrella
Foto di: IlRiformista.it

Notte di rabbia e incendi a Parigi, dove la situazione si è infiammata in diversi quartieri dopo che non è passata la mozione di sfiducia al governo francese, per soli 9 voti, e la nuova legge delle pensioni è stata approvata. Nello specifico, la riforma aumenta l’età minima per la pensione da 62 a 64 anni. Sono 287 le persone  fermate dopo le proteste. Sempre a Parigi, alcuni manifestanti hanno lanciato sassi, distrutto vetrine e dato fuoco ai cassonetti pieni di immondizia a causa dello sciopero dei lavoratori indetto contro la riforma.

“Adesso è ora di passare alla sfiducia popolare”, ha ribadito Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, il principale gruppo politico di sinistra, invitando i francesi a non arrendersi e a proseguire la battaglia “con le manifestazioni, con gli scioperi”. Per Marine Le Pen, deputata all’Assemblea nazionale francese  “La prima a perdere è la democrazia”. Le Pen, parlando ai microfoni di Bfmtv, ha inoltre chiesto a Macron di “presentare un altro governo ai francesi” perché “la crisi non sarà risolta se lui non lo farà”.

Oggi il presidente Emmanuel Macron ha ricevuto la premier Élisabeth Borne e in serata incontrerà tutti i parlamentari della maggioranza. Domani si rivolgerà ai francesi rispondendo in diretta tv, alle 13, alle domande dei giornalisti di TF1 e France 2 e per delineare alle opposizioni le linee del governo per placare il Paese.