“Sui migranti servono azioni rapide e concrete” è il concetto espresso dalla presidente Giorgia Meloni al Consiglio europeo a Bruxelles e nell’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron. Insieme hanno affrontato il tema dei flussi migratori, in particolare il caso della Tunisia che potrebbe trasformarsi in una vera catastrofe umanitaria a causa dei 900mila rifugiati. Un lungo faccia a faccia tra i due capi di Stato, un’ora e quaranta, in un albergo del centro storico di Bruxelles, l’hotel Amigo. Un incontro conciliante e necessario dopo le tensioni scoppiate sulla vicenda migranti e sulla riunione che, lo scorso febbraio, prima del summit dei 27, Macron aveva organizzato con Volodymyr Zelensky all’Eliseo.
Gli altri temi affrontati sono stati: Ucraina, la politica industriale europea, l’energia e la riforma del Patto di stabilità e crescita. Tra questi la presidente ha discusso dei fondi Next generation Eu, erogati con il piano nazionale di ripresa e resilienza , il Pnrr.
“Non vedo assolutamente rischi, c’è un lavoro molto serio, molto collaborativo – ha detto la presidente Meloni – noi abbiamo ereditato una situazione che sicuramente richiede di lavorare molto velocemente, è quello che stiamo facendo assieme alla Commissione. Ho parlato ora con Ursula von der Leyen e mi sembra che la Commissione apprezzi molto il lavoro serio che sta facendo l’Italia. Tutte le decisioni che si prendono sono decisioni che stiamo condividendo. Non vedo rischi”.