Galà di beneficenza per Ucraina
con ambasciatore Melnyk a Bari

di Antonietta Pasanisi

“Ringrazio tutti i pugliesi per l’accoglienza e la solidarietà dimostrata con grande cuore e grande amicizia verso i tanti ucraini che sono arrivati qui”: sono le parole dell’ambasciatore straordinario e plenipotenziario d’Ucraina, Yaroslav Melnyk, a Bari per un Galà di beneficenza a Villa Romanazzi Carducci. Un evento organizzato per una raccolta fondi  con la vendita di cestini con prodotti enogastronomici pugliesi e ucraini.

Ambasciatore Yaroslav Melnyk
(Foto di Antonietta Pasanisi)

“È passato un anno molto drammatico per la nostra storia – ha proseguito Yaroslav Melnyk – e tutti noi speriamo, ogni giorno, che questa guerra finisca il più presto possibile. Noi come ucraini facciamo tutto il possibile e l’impossibile per resistere e difendere i nostri valori comuni. I valori della libertà, della democrazia, di vivere in modo libero ed esprimere tutti i nostri pensieri. E per questo combattiamo in prima linea in Ucraina, ma anche per l’Europa e tutto il mondo libero”.

Tanti gli ospiti illustri presenti tra cui la soprano Katia Ricciarelli e il tenore Francesco Zingariello e le cantanti ucraine Masha Ruta e Tetiana Snurnytska. Come scenografia una mostra fotografica come testimonianza degli orrori della guerra.

Ad accogliere l’ambasciatore Giovanni Francesco Stea, assessore regionale al Personale, che ha ricordato l’accordo fatto con Federalberghi e Confindustria all’inizio della guerra per ospitare i profughi in Puglia mettendo a disposizione quasi 1300 stanze. “I vostri figli sono i nostri figli. Saremo pronti a ospitarvi il primo giorno dopo la pace nel palazzo della Regione” ha detto Stea sul palco.

L’ambasciatore insieme ai cantanti Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello
(Foto di Antonietta Pasanisi)

Presente all’evento anche il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha ricordato che l’Italia è un paese che ripudia la guerra e rispetta i diritti fondamentali.

In collegamento via Skype da Crotone, Leonardo Zellino, inviato Rai in Ucraina che ricordato come il silenzio totale rotto dalle sirene di allarme metteva i brividi.

 

 

 

 

 

 

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