Morto per un malore a 19 anni
il portiere della squadra rifugiati

di Silvio Detoma

È morto nel sonno a 19 anni Ndione Souleymane mentre era in vacanza per un mese da suo zio a Milano. Da quando aveva sedici anni era il portiere della “Rinascita refugees” di Carmiano, nel Leccese. La squadra di calcio di cui faceva parte rientrava nel progetto “Sai” per minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo.

“Siamo sconvolti. Un giovane nel pieno della età migliore, pieno di sogni e speranze – ha scritto la società calcistica diffondendo la notizia – per la passione per il calcio e il desiderio di arrivare a giocare in un club di prestigio per per poter aiutare la sua famiglia in Senegal.”

Il problema ora è il trasporto del corpo del calciatore nel Salento. Per il momento si trova ancora a Milano, in attesa del nullaosta dell’autorità giudiziaria, che verificherà se effettuare o meno l’autopsia. In ogni caso, per le procedure e il trasferimento dal capoluogo lombardo, prima a Carmiano e poi in Senegal, per i funerali, saranno necessari almeno 6500 euro. Per i passaggi burocratici si è resa disponibile la società sportiva oltre alla cooperativa che lo aveva accolto tre anni fa.

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