La Regione Puglia è sotto osservazione per la gestione delle spese sanitarie: la Ragioneria dello Stato, infatti, ha sollecitato l’ente a presentare un programma operativo che definisca obiettivi di spesa e parametri per il piano di rientro, dopo aver evidenziato criticità in un recente rapporto di monitoraggio dei conti. In particolare, è stato richiesto maggiore controllo sui costi delle prestazioni sanitarie erogate dai privati e sulla spesa farmaceutica.
Nonostante una proposta di piano di rientro per il biennio 2024-2026 sia stata trasmessa a gennaio dello scorso anno, le osservazioni del Ministero attendono ancora una risposta. La Ragioneria ha inoltre sottolineato la necessità di migliorare le coperture vaccinali pediatriche e antinfluenzali per gli anziani, e attende il piano di riordino della rete ospedaliera, inclusi i dati 2023 sulle reti tempo-dipendenti (cardiologica, ictus, trauma).
Nel 2023, la Puglia ha destinato il 22% della spesa sanitaria totale a cliniche e studi privati, superando la media nazionale del 20,3% e registrando un incremento rispetto all’anno precedente. Tra il 2014 e il 2023, la spesa sanitaria regionale è aumentata da 7 a 8,5 miliardi di euro, con una crescita più marcata a partire dal 2020. Nonostante un disavanzo di 72 milioni di euro nel 2023, dimezzato rispetto all’anno precedente, permangono preoccupazioni sulla sostenibilità finanziaria del sistema sanitario regionale.