(Foto: Biography)
Il Ceo di Tesla strizza un occhio agli europei, ma attacca l’UE. Poi presenta il movimento “Mega” sulla piattaforma X
«Gente d’Europa: unitevi al movimento Mega»: con un post su X, Elon Musk ha lanciato ufficialmente il guanto di sfida all’Unione Europea provando a dividere le persone dalle istituzioni: il solito doppio gioco. Dopo l’endorsment al partito di estrema destra tedesco Afd (Alternative für Deutschland) e gli attacchi al governo laburista britannico, il CEO di Tesla prova ad accattivarsi le simpatie delle popolazioni del Vecchio Continente. Lo slogan scelto, «Make Europe Great Again», è un chiaro richiamo al celebre motto di Donald Trump (Make America Great Again).
Come già detto, non è la prima volta che Musk guardi oltreoceano. La leader di Afd, Alice Weidel, è stata invitata all’insediamento di Trump a Washington e il suo partito estremista è stato definito «la migliore speranza per l’Europa»; hanno fatto seguito gli attacchi al premier Britannico Keir Starmer, etichettato come un «essere spregevole» e, infine, la proposta di rinominare la Manica «Canale George Washington». Il 1° febbraio, poi, la decisione di lanciare il movimento «Mega» e sfidare così l’Unione Europea.
L’atteggiamento del miliardario sudafricano ha generato le reazioni dell’Europa. L’UE, infatti, ha aumentato i controlli su X, mentre la Commissione europea ha richiesto alla piattaforma documenti relativi ai sistemi di suggerimento dei contenuti con l’obiettivo di verificare eventuali manipolazioni dell’informazione. La risposta di Musk non si è fatta attendere e ha aumentato ulteriormente la tensione: l’uomo più ricco del mondo, infatti, ha accusato Bruxelles di censura.