“Anora” sbanca agli Oscar 2025
e la Madison scalza Demi Moore

di Daniela Primiceri

Mikey Madison scalza Demi Moore come Miglior Attrice protagonista, ridimensionati “Emilia Perez” e “The Substance”

Si è conclusa l’attesa notte degli Oscar 2025 condotta dal comico Conan O’Brien al Dolby Theater e i cinque premi principali sono andati tutti al dramma indie di Sean Baker “Anora”: un jackpot tra il Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Montaggio e  Migliore Attrice protagonista con Mikey Madison chem a soli 25 anni, ha battuto la favorita Demi Moore. Il film, candidato a sei categorie e già Palma d’Oro a Cannes 2024, racconta la storia dell’incontro tra una sex worker e un oligarca russo.

La statuetta per il Miglior Attore Protagonista è andata ad Adrien Brody per il ruolo di László Tóth in “The Brutalist”. L’attore è attualmente al suo secondo Oscar dopo il riconoscimento ottenuto nel 2003 con “Il pianista”.  É stato forte il messaggio che ha voluto lanciare con il suo discorso: “Rappresento oggi il trauma della guerra, la sistematica oppressione e l’antisemitismo e razzismo. Credo e prego per un mondo più sano e più inclusivo. Se il passato è un insegnamento, non lasciamo che l’odio continui a esistere senza trovare opposizione”.
Tripletta per “The Brutalist” che ha conquistato anche la Miglior Fotografia e la Colonna Sonora.

Il premio alla Miglior Attrice non protagonista è andato invece a Zoe Saldaña per aver interpretato Rita Mora Castro in “Emilia Perez”. Il film, diretto da Jacques Audiard, è stato il grande perdente di questa stagione degli Oscar: partito con 13 nomination ha portato a casa, oltre alla vittoria di Saldaña, solo la statuetta per la Miglior Canzone originale andata a “El mal”. “Emilia Perez” ha probabilmente risentito dello scandalo sollevato dai controversi tweet dell’attrice Karla Sofia Gascon e del risentimento della comunità messicana offesi dalla rappresentazione fatta dal film. A questo proposito l’attrice si è scusata e ha detto: “Prima di tutto, mi dispiace moltissimo che molti messicani si siano sentiti offesi. Non è mai stata questa la nostra intenzione. Abbiamo trattato il tema con amore. Per me, il cuore di questo film non era il Messico. Stavamo girando un film sull’amicizia. Stavamo girando un film su quattro donne”.

Proclamato Miglior Attore non protagonista è stato Kieran Culkin di “A real pain” mentre il Miglior Film Internazionale è sbarcato in Brasile con “Sono ancora qui”. “Conclave”, il thriller con Ralph Fiennes, ha incassato la Miglior Sceneggiatura non originale.
Significativo il premio andato a “No other land” per il Miglior Documentario: quest’opera, raccontando la distruzione della comunità palestinese, ha contribuito a tenere vivo il dibattito sul genocidio palestinese e a lanciare un messaggio di pace.

Delusione per “The Substance” che pur partendo con cinque candidature ha ottenuto solo Miglior trucco e acconciatura mentre mani vuote il biopic su Bob Dylan “A complete Unknown” e “Nosferatu” di Robert Eggers.

Per quanto riguarda l’animazione è stato “Flow” ad aver conquistato la statuetta del Miglior Film di questa categoria.

 

 

 

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