Zelensky riallaccia con Trump:
“Ora siamo pronti alla pace “

di Vincenzo Avveniente

Il leader ucraino cancella i malumori dell’incontro con i vertici Usa alla Casa Bianca. Pronto a cedere le terre rare in cambio di garanzie di sicurezza e tregua con i Russi

Sono serviti cinque giorni al presidente ucraino Zelensky per maturare la scelta (comunicata nella notte sul social “X”) di assecondare la linea dettata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla risoluzione del conflitto. “Sono pronto a lavorare per la pace sotto la guida del presidente Usa”: ha scritto il capo ucraino aprendo dunque la strada ai diktat imposti da Trump e il suo vice J.D. Vance venerdì scorso alla Casa Bianca davanti ai giornalisti.

Terre rare agli Stati Uniti con firma immediata e garanzie di sicurezza, poi tavolo di trattative con i Russi e fin da subito una tregua sia in mare sia in cielo. Zelensky sembra aver chiaro lo schema per concludere la guerra, mentre l’Unione Europea prova ad accelerare sul riarmo per provare a sostenere gli ucraini per almeno altri sei mesi.

Lo stop al sostegno militare degli americani di due giorni fa pare decisivo sul dietrofront del leader ucraino: “L’incontro non è andato come doveva, dispiace. È ora di sistemare le cose”, ha aggiunto Zelensky nella nota su X. Ed infine, come richiesto a favore di telecamera dai due vertici americani a Washington, ha concluso con i ringraziamenti agli Stati Uniti per gli aiuti ricevuti negli ultimi tre anni (pari al 40% del sostegno militare ricevuto dagli ucraini).

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