Ora si aspetta che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, definisca la linea politica del governo
Il riarmo proposto dalla presidente della Commissione Europea, UrsulaVon der Leyen non piace al governo. Si può riassumere la posizione dell’esecutivo, in particolare la Lega con il vice premier, Matteo Salvini, e il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti.
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“Altra cosa è la difesa e sicurezza europea che implica un programma ragionato e meditato di investimenti in infrastrutture militari che abbiano un senso, e non fatto in fretta e furia senza una logica”, ha commentato il ministro Giorgetti sottolineando come la spesa di 800 miliardi, proposta dall’UE non sia soltanto irragionevole, ma non individuerebbe neanche i reali bisogni degli Stati membri. La linea proposta dalla Lega, quindi, comporterà al Governo più di qualche problema, con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che definirà, in serata a Bruxelles nel vertice a 27 tra i membri dell’UE, la politica scelta dall’esecutivo. Certo, la situazione non è delle migliori, dato che una delle tre anime del Governo sembra trovarsi d’accordo con quella parte dell’opposizione, impersonata dal leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, a cui sta facendo timidamente eco la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
Proprio nel PD le posizioni sembrano quanto mai divise. Da quella contraria della segretaria Dem, che ha ribadito come quella di ReArm, il progetto presentato da Von der Leyen, “non è la strada giusta”, all’assenso espresso dall’ex premier, Paolo Gentiloni, invece convinto che sia la scelta giusta da fare, in qualche modo riprendendo quando già espresso dal presidente francese, Emmanuel Macron, nel suo discorso alla nazione.