(Foto: AP News)
Dopo lo stop agli aiuti militari, per l’Ucraina sospese anche le informazioni riservate statunitensi. Lo ha confermato a Fox News il direttore della Cia Ratcliffe
Prima gli aiuti militari, ora anche l’Intelligence; gli Stati Uniti impongono all’Ucraina una pausa di riflessione su più livelli. A confermarlo, dopo un’anticipazione del Financial Times, il direttore della Cia John Ratcliffe.
L’iniziativa di bloccare il flusso di informazioni che l’Intelligence americana forniva a Kiev risponde alla convinzione del presidente statunitense Donald Trump che l’omologo ucraino non fosse determinato a cercare la fine del conflitto. Anche questa sospensione, infatti, sarebbe un modo per “far riflettere” Zelensky e favorire il processo di pace. Nelle sue dichiarazioni a Fox News (il canale di all-news allineato a Trump), Ratcliffe ha anche espresso la speranza che il taglio temporaneo dei rapporti si risani il prima possibile.
Per Kiev ora la situazione si fa se possibile più complicata: non solo deve tirare la cinghia sui mezzi militari, nonostante i sei mesi di autonomia di cui ha parlato il Parlamento ucraino, ma ora anche gli attacchi saranno più difficili da prevenire e i bersagli russi più incerti.