Ultima possibilità per Hamas di restituire i corpi e di lasciare Gaza. Disaccordi con la Lega Araba per il piano di ricostruzione

Nessun mediatore. Trump ha parlato direttamente con Hamas minacciandolo con un ultimatum: “Shalom Hamas. – ha scritto il presidente su Truth – Potete scegliere. Rilasciate tutti gli ostaggi ora, non più tardi, e restituite immediatamente tutti i corpi di coloro che avete assassinato o per voi è finita”.

Un atto che non si era mai verificato da quando l’America nel 1997 aveva riconosciuto il gruppo islamista palestinese come organizzazione terroristica. Donald Trump ha scalzato qualunque tipo di mediazione, dall’Egitto al Qatar, e ha scelto di parlare in prima persona. Già nei giorni scorsi, senza informare Israele, il funzionario Usa Adam Boehler avrebbe incontrato alcuni membri di Hamas discutendo del rilascio dei cinque ostaggi americani mentre Steve Witkoff, emissario di Trump per il Medio Oriente, presenzierà nella regione nei prossimi giorni spronando alla tregua.

Trump ha promesso l’inferno attaccando direttamente la leadership dell’organizzazione palestinese: “Per la leadership ora è il momento di lasciare Gaza finché avete ancora una possibilità”. Non ha inoltre esitato a definire Hamas come “persone malate e contorte”.

C’è poi la questione del piano di ricostruzione Gaza che è stato presentato ieri dall’Egitto ed è stato approvato dalla Lega Araba durante il summit del Cairo: è prevista la smobilitazione di Hamas da Gaza ma viene respinta ogni volontà “atroce” di deportare la popolazione palestinese.
Gli Stati Uniti non hanno apprezzato questo piano perché la proposta egiziana, secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes, “non affronta la realtà che Gaza è attualmente inabitabile e i residenti non possono vivere umanamente in un territorio coperto di detriti e ordigni inesplosi”. Per questa ragione, con un riferimento alla “Riviera Trump”, una parte del messaggio scritto del presidente su Truth diceva: “Inoltre dico al popolo di Gaza: un futuro meraviglioso ti attende, ma non se tieni degli ostaggi! Se lo fai, sei morto!”.

Intanto Francia, Germania e Regno Unito insieme all’Onu hanno chiesto a Israele di non bloccare gli aiuti umanitari a Gaza.