Forza Italia ha accettato di confrontarsi con le opposizioni per l’approvazione della legge sulla cittadinanza per ragazze e ragazzi stranieri che hanno frequentato con profitto 10 anni di scuola
(Foto sinistra Con i bambini)
Sullo Ius Scholae Forza Italia si sgancia dalla maggioranza e apre al confronto con il Partito Democratico (Pd), Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). Sul tavolo del confronto torna la proposta di legge, proprio di FI, per il riconoscimento della cittadinanza a ragazze e ragazzi stranieri dopo 10 anni di scuola in Italia, con profitto.
Un tema che ha acceso la tornata referendaria dell’8 e 9 giugno scorsi e che continua a creare attriti tra gli alleati di Governo, soprattutto con la Lega di Matteo Salvini.
La prospettiva e critiche
“Confrontiamoci, l’importante è fare passi avanti” ha detto la Segretaria del Pd, Elly Schlein, intercettando la volontà del vicepremier, e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, di “incardinare la discussione, anche se non è una priorità”. Da tutta la maggioranza di Governo le critiche e le preoccupazioni non si sono risparmiate: il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha espresso preoccupazione per le “forzature” poste dai forzisti, riprendendo la posizione scettica di Rossano Sasso, Lega, secondo cui: “Gli italiani non ci hanno votato per approvare lo ius scholae. È una proposta inaccettabile, politicamente e tecnicamente”. Cautela anche da Fratelli d’Italia, con Giovanni Donzelli che ha richiamato ai risultati del referendum.
Le rassicurazioni
È stato lo stesso Antonio Tajani, però a rassicurare gli alleati cercando di trovare, anche in questo caso, un punto di mediazione: “Noi non convergeremo sulla proposta del Pd di ridurre a 5 annoi il termine per chiedere la cittadinanza, siamo da sempre contrari”.