(Foto: Ansa)
È la settima Rassegna delle parate, la manifestazione promossa dalle Pro Loco pugliesi
Per un giorno, le strade di Taranto vengono catapultate indietro nel tempo: si torna al Medioevo, al Rinascimento, al Barocco. È la settima edizione della Rassegna dei cortei storici. Per l’occasione sono confluite in città associazioni dall’intera regione, che hanno raccontato – attraverso le loro parate – storie, melodie e tradizioni del territorio.
A promuovere la manifestazione, l’Unione Nazionale Pro Loco (Unpli) di Puglia con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, di Pact Puglia e del Comune di Taranto.
“Quando un corteo attraversa una piazza – ha dichiarato il coordinatore della consulta Cultura Confcommercio Taranto – non assistiamo solo a una rievocazione folklorica, ma a un teatro della memoria che unisce costumi, musiche e saperi artigianali. Ogni passo e ogni bandiera raccontano un frammento dell’anima di un popolo”.
L’interesse della Regione per il folklore non è nuovo: con una legge del 2013 (l.r. 17/2013 – disposizioni in materia culturale), in Puglia si istituì la protezione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Con ulteriori norme sono stati finanziati cortei storici (2021), bande (2023) e, quest’anno, anche le feste patronali. Dietro c’è un interesse alla valorizzazione della tradizione, ma anche un tentativo di rendere attrattivo il territorio fuori dall’alta stagione. In una parola (molto cara alla Regione): destagionalizzare.